sabato 15 gennaio 2011

Catch The Wind

Guardando il moto  costante delle onde che si infrangono sulla battigia non è difficile pensare che in un altro luogo, lontano centinaia  kilometri, c'è una perturbazione che sta infuriando, pioggia che cade, e mari agitati. Personalmente non ho mai amato il sole, e non sono mai riuscito a capire perchè la parola "solare" venga usata come complimento. 
Ho sempre preferito i luoghi freddi dove la luce  viene filtrata da un velo di nubi, nell'antica mitologia norrena, quella penombra veniva chiamata  Ragnarok, era il "Crepuscolo degli Dei" . Da essa sono nate ballate e storie, anche Wagner ispirandosi a quel cielo nuvoloso ha  dato vita alle sue più celebri composizioni.
Guardando i cieli velati e le nuvole in movimento, una data sensibilità ed esperienza ci avverte che imminenti swell sono in arrivo anche senza guardare previsioni metereologiche. 
Alcuni fortunati vivono in terre in cui la bassa pressione è una costante fissa, trovarsi nel posto giusto, al momento giusto è solo una questione di intuito. 
Un autore degli anni 60 che di nuvole se ne intendeva poichè nato nel cuore delle Higlands Scozzesi, ci fa capire che per cogliere i segreti delle nuvole e della vita occorre soltanto "catturare il vento". 

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