giovedì 20 gennaio 2011

Hollow Barrels and Boroken Bones

Viaviamo in un paese circondato per i suoi tre quarti dal mare, alcune regioni sono prodighe di onde, altre meno.
Per mia fortunail Lazio la regione in cui vivo ha moltissimi breacks interessanti in cui spesso si possono trovare onde di ottima qualità, ma l'inconsistenza delle swell delle mareggiate mediterranee spesso regala un giorno epico accompagnato da molti altri giorni di onde morbide ed inconsistenti.
L'amore per il surf mi spinge a stare in acqua ogni qual volta ci sia un minimo di onda, ma questo credo dipenda molto dalla versatlità del surfer, come già ho sottolineato in articoli precedenti bisogna sempre avere la tavola adatta e cercare il posto migliore, con onde inferiori al metro e mezzo credo sia più opportuno usare tavole retro, alaia o lonboards.
E quando le condizioni iniziano a farsi interessanti vado a crecare il posto adatto in cui la consistenza vera delle onde si fa sentire,  indubbiamente Banzai e spots limitrofi offrono un gran numero di onde, ma sono convinto che ci sia ancora MOLTISSIMOOO da scoprire.
Luoghi in cui si può ancora surfare senza folla, e molto spesso grazie alle caratteristiche morfologiche dello spot stesso che incute timore e soprattutto rispetto.
Quando da bambino ho visto per la prima volta un video di surf ero meravigliato di come un surfer potesse fare dei tubi profondi in prossimità di scogli affioranti, questo sottile limite mi ha sempre affascinato sin da quelle prime proiezioni, oggi vedo molte persone che sostengono che "certi spots non sono surfabili".
La conformazione della nostra costa offre moltissimi spots di questo tipo e di qualità ottima che aspettano di essere surfati, basta soltanto rischiare un pò ed investire su se stessi,  anche se alcune volte ci si rimette la tavola o qualche osso, o il naso.
Molte volte invece di pagare il casello della Roma-Civitavecchia, ho pagato il conto dall'ortopedico ma è stato sempre un prezzo più che ragionavole se si considera la ricompensa.
Questa mia sequenza  in cui esco indenne da una caverna dalla roccia affiorante non è che una minima testimonianza della potenzialità di questi spots alternativi, che vi assicuro, fanno la selezione naturale.
 Dedicato a Aldo Giummo maestro del tuberiding e delle broken bones.






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