mercoledì 9 aprile 2014

Gianfranco Baruchello " Perdita di Qualità - Perdita di Identità"

Realizzato da Damiano Tullio

 Prodotto da Fondazione Volume 

 Dal 19 febbraio al 24 aprile 2014 gli spazi di VOLUME! cambiano nuovamente assetto per accogliere "Perdita di qualità, perdita di identità" di Gianfranco Baruchello, un progetto istallativo che ridefinisce lo spazio come habitat della memoria, sottratta all’oblio per questa occasione. «Fotografare è compiere una serie di atti di infedeltà, di travisamento: si sceglie, si inquadra, si usano certe lenti piuttosto che altre, si impiegano pellicole diverse, etc. Nel cinema si può anche muovere la macchina e le lenti, variare la velocità del motore. Una fotografia o un fotogramma sono quindi già altro […]. Queste immagini pronte a subire un’altra violenza sono diventate materiali per un gioco a incastro che possiamo montare insieme per raccontare una storia, un’altra storia, quello che abbiamo ancora una volta capito e imparato». Scriveva così Gianfranco Baruchello nel 1978, nel breve libro La stazione del Conte Goluchowsky, in cui spiegava le motivazioni all’origine dei suoi interventi sull’immagine fotografica, volti a ridurne la definizione mediante un processo di fotocopiatura con una macchina a polvere: ciò che la foto perde in termini di qualità, lo acquista sul piano del suo potere di seduzione, parlando del tempo e della memoria umani attraverso la sua evanescenza. A distanza di trentacinque anni l’artista livornese torna a riflettere sulle implicazioni della materialità fotografica nella mostra Gianfranco Baruchello perdità di qualità-perdita di identità, in corso alla Fondazione VOLUME! di Roma, basata sull’ingrandimento di un nucleo di foto storiche di archivi livornesi.

 

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